Chi siamo

I bambini, con lo scarabocchio, celebrano l’origine della scrittura. Esso è un atto primitivo, ma carico di significato: è l’inizio di un’avventura! La mano libera del bambino, percorrendo il foglio in lungo e in largo, non scrive parole, ma lascia una traccia, un’espressione, la sensazione di esistere e una gran voglia di dirlo a tutti! (Crotti, Magni, “Come interpretare gli scarabocchi”)

La Cooperativa Lo Scarabocchio è nata nel 1984 e ha scelto questo nome per evidenziare la sua attenzione verso le svariate forme di espressione che ogni bambino sente più congeniali a se stesso, ed incoraggiarne la scoperta attraverso le attività ludico-creative.

Lo Scarabocchio nasce come ludoteca e biblioteca per bambini e ragazzi e nel tempo si è trasformato in Asilo Nido, riconosciuto e convenzionato con il Comune di Palermo.

La Cooperativa nei suoi tanti anni di attività ha inoltre partecipato a diverse manifestazioni cittadine dedicate all’infanzia; ha organizzato mostre, convegni e corsi di formazione per il Comune e la Provincia di Palermo; ha progettato e realizzato diverse ludoteche all’interno di scuole e centri per l’infanzia.

Lo Scarabocchio rappresenta un modo alternativo di vivere la scuola, dove creatività, narrazione e gioco si intrecciano in un’unica esperienza di crescita.

Perché la narrazione

Basta osservare un bambino mentre ascolta una storia per capire quanto egli ne rimanga catturato. Rivivere con gli eroi delle fiabe le situazioni avventurose, oltre a stimolare la curiosità e l’immaginazione del bambino, allarga le sue conoscenze linguistiche e apre interrogativi etici sul bene e il male, il giusto e l’ingiusto…

La capacità di immedesimazione in situazioni fantastiche e atemporali può aiutare il bambino a comprendere, affrontare e superare paure oscure, conflitti interiori o emozioni difficili da vivere. Attraverso la narrazione i bambini conferiscono senso e significato al proprio esperire, interpretando gli eventi, le azioni, le situazioni, le emozioni e i sentimenti. Su queste basi costruiscono le forme di conoscenza che li orientano nel loro agire.

La narrazione assume dunque un ruolo importante, non solo nella crescita intellettuale del bambino, ma anche per il suo benessere psicologico.

(Foto tratta da  “Magarìa” di Andrea Camilleri)

Perché il gioco

I bambini giocano quasi sempre. Anche quando sembrano apparentemente svagati o nei momenti più impensati, perché il gioco è la loro forma di pensiero, il modo migliore in cui essi riescono ad esprimersi. Giocano per sperimentare e comprendere ciò che li circonda. Giocano perché solo così cresce.

Giocare significa imparare ad essere, significa imparare a vivere, tanto da solo che con gli altri. Conoscendo di giorno in giorno giochi e giocattoli differenti, il bambino scopre nuovi linguaggi, nuove difficoltà da superare, interessi da indagare e sopratutto il piacere che il giocare ha in se.

L’esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore.